Vittorio AlfieriL’America liberaUn’opera minore mai pubblicata in Italia come volume autonomo. Tratta dall’edizione uscita negli Stati Uniti nel 1976, in occasione del bicentenario dell’indipendenza americana. Con testo inglese a fronte. Era il 1781 quando Vittorio Alfieri scriveva la prime quattro odi all’America liberata dal dominio straniero. Figure come Washington, Franklin e Lafayette, e il popolo americano tutto, appaiono agli occhi di Alfieri come grandi uomini, poiché hanno saputo riconquistare dignità e vita con la loro strenua lotta contro l’oppressore. Travolto dall’ardore rivoluzionario, Alfieri resta però sempre un critico attento, tanto da mostrare, nella quinta e ultima ode, un certo distacco verso il nuovo governo americano: i grandi ideali rivoluzionari si scontrano inevitabilmente con le forme di potere che ne conseguono, nello stesso modo in cui, pochi anni più tardi, sarebbe accaduto a Parigi dopo la presa della Bastiglia. Una magistrale critica alla tirannide dei governi e dell’uomo e insieme un grande omaggio alla libertà, più che mai attuale dopo oltre duecento anni. Vittorio Alfieri: figura di spicco della seconda metà del Settecento, nelle sue grandi tragedie e nei suoi celebri trattati di impegno civile e politico celebrò le idee dell’Illuminismo e anticipò i grandi ideali del Romanticismo. I suoi discorsi contro la tirannide restano ancora oggi un punto di riferimento nella discussione sulla libertà. |
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